Sono tanti i modi in cui si può migliorare ulteriormente la già elevata efficienza energetica di una casa prefabbricata in cemento armato. Tra essi vi è sicuramente la scelta della caldaia. Al giorno d’oggi, installare ex novo o sostituire la caldaia conviene particolarmente poiché tale operazione consente di accedere agli incentivi per la riqualificazione energetica (Ecobonus) con una detrazione fiscale del 65% dall’Irpef o dall’Ires. L’impianto deve avere almeno una classificazione di classe A, ma la scelta della caldaia va attentamente ponderata in base alle proprie necessità ed alle caratteristiche dell’unità abitativa. Fino a qualche anno fa le caldaie tradizionali, attualmente presenti ancora in diversi impianti, erano tra le più gettonate. A partire dal 26 settembre 2015, in seguito alla direttiva Ecodesign ErP e secondo le normative del protocollo di Kyoto, le caldaie tradizionali non possono essere più prodotte e quelle in funzione vengono utilizzate fino alla naturale sostituzione. In pratica oggi sono due le tipologie di caldaie tra cui scegliere: a condensazione e a pellet.
La caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione offre una notevole efficienza energetica ed una grande rendimento che supera il 105%, in quanto il calore latente viene recuperato anche dai fumi di scarico e successivamente reimmesso nel circuito di riscaldamento. La peculiarità di questo sistema sta nel fatto che i fumi si raffreddano fino a tornare ad uno stato liquido, cosicché il calore viene recuperato e riutilizzato abbassando anche la temperatura dei fumi espulsi dalla canna fumaria.
La caldaia a pallet
Il funzionamento della caldaia a pellet è dato dalla combustione del materiale derivato dalla trasformazione del legno. Il pellet va trasferito in un braciere dove la combustione genera aria calda, che viene trasferita in una camera di combustione circondata dall’acqua, la quale viene nuovamente reimmessa nell’impianto. Con un serbatoio incorporato la caldaia a pellet può sostituire tranquillamente una caldaia tradizionale.
Quale caldaia scegliere?
Come detto precedentemente bisogna valutare le proprie necessità. La caldaia a condensazione è ottima in quelle case dove è previsto un consumo continuativo in zone piuttosto fredde, in cui le temperature in inverno si aggirano intorno agli zero gradi. La caldaia a condensazione fornisce un ottimo rendimento termodinamico soprattutto se accoppiata ad un impianto radiante a pavimento o a parete/soffitto. La caldaia a pellet rappresenta un’ottima soluzione per tutte le situazioni, in quanto è utile sia per l’acqua sanitaria che per il riscaldamento. Il principale punto di forza della caldaia a pellet è l’utilizzo di un combustibile ecologico dal rendimento superiore rispetto a tutti gli altri combustibili.
Per quanto riguarda il prezzo la caldaia a condensazione risulta più economica, in quanto considerando l’acquisto dell’impianto e la manodopera il costo può oscillare tra i 1.750 ed i 2.000 euro. La caldaia a pellet è più costosa, in quanto il prezzo dei modelli arriva fino a 4.000-4.500 euro ai quali vanno aggiunti 500 euro per il boiler per l’acqua sanitaria ed una cifra compresa tra i 300 ed i 500 euro per l’installazione. Il maggiore costo iniziale viene però ammortizzato nel tempo grazie ad un notevole risparmio energetico.
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