Sisma bonus: la guida

Sisma bonus: la guida

Il sisma bonus è una nuova detrazione fiscale introdotta dal Governo con l’ultima Legge di Stabilità, entrata in vigore a partire dal 1° gennaio del 2018. Il sisma bonus consente ai contribuenti di beneficiare di una detrazione fiscale Irpef di una percentuale delle spese sostenute per lavori edilizi antisismici, su abitazioni ed immobili per attività produttive. Tale agevolazione fiscale sarà in vigore per tutte quelle spese sostenute fino al 31 dicembre 2021. L’obiettivo principale del sisma bonus è incentivare la prevenzione dei lavori antisismici. La detrazione è infatti estesa anche a capannoni ed imprese. Gli immobili che possono usufruire del sisma bonus sono quelli ubicati nelle zone 1 e 2, ma anche quelli ubicati nella zona 3, cioè a medio rischio sismico. Cerchiamo di capire esattamente cos’è il sisma bonus, a chi spetta e quali sono i requisiti per richiederlo.

Il sisma bonus prevede due novità: il Bonus terremoto ed il Nuovo Sisma bonus. Il Bonus terremoto assicura una detrazione del 50% sulle spese sostenute per l’adeguamento antisismico degli edifici ubicati nelle zone 1 e 2, cioè ad altissima ed alta pericolosità sismica. La soglia massima di spesa è di 96mila euro, da suddividere in 5 quote annuali di pari importo dal momento in cui si sono sostenute le spese. Il Nuovo Sisma bonus, dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2021, è destinato alle famiglie ed alle imprese che effettuano interventi di riduzione di rischio sismico presso immobili ubicati nelle zone 1, 2 e 3. Nello specifico è previsto il sisma bonus con detrazione di spese al 70%, se c’è un passaggio ad una classe inferiore di rischio terremoto. Oppure è previsto il sisma bonus con detrazione all’80%, se i lavori determinano la riduzione di 2 classi di rischio. Da segnalare infine il sisma bonus condomini, valido fino al 31 dicembre 2021. Tale agevolazione è destinata per quegli interventi di riduzione del rischio sismico effettuati su parti comuni dei condomini e intero edificio.

A questo punto è opportuno capire quali sono i requisiti per accedere al sisma bonus. Innanzitutto i lavori di adeguamento sismico devono essere effettuati tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021. Tali lavori devono inoltre determinare una riduzione del rischio sismico di una classe o 2 classi. Gli interventi sismici vanno eseguiti su: case private (prime e seconde case), condomini ed immobili adibiti ad attività produttive. Gli immobili sottoposti a modifiche devono essere ubicati nelle zone 1, 2 e 3. La spesa massima non deve superare i 96.000 euro. Lo sconto sisma bonus deve essere recuperato in 5 quote annuali di pari importo. Il credito di imposta può essere ceduto a soggetti terzi o all’impresa, consentendo ai condomini incapienti di usufruire dell’agevolazione.

Il sisma bonus 2018 prima e seconda casa spetta ai cittadini che effettuano lavori di adeguamento sismico alle loro abitazioni. In tal caso l’immobile deve essere ubicato nelle zone 1, 2 o 3, ed i lavori di adeguamento devono garantire una riduzione del rischio sismico di una o 2 classi. Maggiore è la detrazione del pericolo terremoto, e di conseguenza maggiore è la detrazione fruibile. Se il rischio si riduce di una classe, la detrazione arriva al 70%. Se invece il rischio si riduce di 2 classi, la detrazione arriva fino all’80%.

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